Monastero
delle Preziosine
Le origini del monastero delle Preziosine a Montesiro, risalgono
alla seconda metà dell'800, per il volere dell'arcivescovo
di Milano dal 1859 al 1867 Angelo Ballarini, nominato da Papa Pio
IX patriarca d'Alessandria d'Egitto, che abitando con la
sua anziana madre a Seregno, decise di finanziare l'acquisto
di una casa a Montesiro per l'educazione pastorale delle
fanciulle, un impegno che volle affidare alle Suore del
Prezioso Sangue, note come Preziosine, la cui casa madre
era sorta a Monza.
Le suore aprirono la loro casa il 3 giugno 1868 in via Cappellania
n.14, un edificio dato in affitto dalla famiglia Morganti,
con il volere testamentale di Carlo Luigi Onorato Morganti,
parroco di Casssago, che dopo la sua morte, la suddetta
casa fosse posta in eredità alle Suore, con obbligazione
di educare le sue nipoti.
Ma tale testamento venne poi annullato
dagli eredi del parroco e le suore sfrattate.Fu
così che il Patriarca Ballerini scrisse una lettera,
(vedi sotto) dove esterna l'intenzione e l'onere di trovare
i fondi per un'altra sistemazione sempre a Montesiro. Fu
così che nel 1875 il Ballerini trovò una casa
di proprietà del sig. Andrea Ponti, adatta alla loro
sistemazione, confinante con l'Oratorio di San Nazaro e
Celso, al civico n.20 di via S. Nazario.Tramite atto notarile
stipulato il 12 aprile 1875 n.456, dove si prende atto sdi
una compravendita di 2 piani compresi solai e sotterranei,
al prezzo di lire 26000, pagato in due rate, una al compromesso
di £18000 pagate dal Ballerini stesso, la rimanenza
al momento del rogito.
Nel
1878 il Patriarca Ballerini, visto il bisogno spirituale
e la vicinanza dell'Oratorio, si adopererà per far
si, che le Suore potessero usufruire tramite il passaggio
diretto alla piccola chiesa, riservandosi di partecipare
alle celebrazioni liturgiche da una tribuna laterale, attraverso
una grata, richiesta avanzata tramite una istanza prodotta
dal parroco del paese Don Rocca, (vedi sotto ) che con una
lunga lettera al Papa Leone XIII esponeva le varie esigenze,
risposta che non tardò, infatti il 10 febbraio 1879
si concedeva l'utilizzo dell'oratorio di S. Nazaro e Celso,
solo per un periodo limitato a cinque anni, evitando con
questa decisione di pagare una tassa molto gravosa a carico
del monastero.
Il
Parroco don Rocca, inviterà il Ballarini ad amministrare
la Cresima nella Chiesa principale dedicata a S. Siro, il
21 ottobre 1883, ma non fu così solerte a rinnovare
il permesso "ad quinquennium" per l'utilizzo dell'oratorio
e nel maggio 1885 il Rocca scriverà una supplica
all'Arcivescovo Calabiana, confessando che già dal
11 febbraio 1884 il diritto avuto dalle Preziosine, era
cessato.
Ancora
una volta il Ballerini intercedera nel sistemare le cose.
Nel 1901 il Card. Ferrari parifica il monastero di Montesiro
alla casa madre in Monza, trattandosi di convitto educativo
per ragazze a titolo gratuito, con assistenza dottrinale
e spirituale. Nel 1923 il monastero fu conferito alla società
"La gerardina" con sede a Monza, successivamente
si concederà anche il compito di assistere nell'educazione
della prima infanzia, nell'asilo fondato nel 1909, dedicato
al nobile Gianfranco Prinetti, ubicato in via S. Siro al
civico n.27 per un compenso a ciascuna Suora di £
1500 annue.
Il
convento venne venduto il 19 ottobre 1945 con atto notarile
n. 15071/6878 dal notaio Giuseppe Galizia e successivamente
demolito, per fare posto ad un complesso industriale alimentare.
La motivazione della vendità e riconducibile ad un
verbale del 31 agosto 1945 dell'adunanza del Consiglio d'Amministrazione
presieduto da mons. Luigi Moneta, dove si dichiara la mancanza
di fondi per le ristrutturazioni ordinarie del monastero.
Nelle foto in alto a destra: la Chiesa di S. Nazaro e Celsi
- sullo sfondo (evidenziato in colore blu), il monastero
delle Suore Preziosine, demolito nel 1945.
|